Il taglio al plasma è un sistema di taglio lamiere, utilizzato da aziende come la nostra di carpenteria metallica per l’acciaio e altri materiali, che sfrutta una torcia al plasma.
Si affianca ai metodi taglio laser, ossitaglio e taglio ad acqua.
Come funziona il taglio lamiere al plasma?
Il taglio al plasma è in assoluto il miglior sistema per tagliare lastre in acciaio inossidabile con spessori che vanno dai 3 mm ai 90 mm. A differenza del taglio lamiere con l’ossitaglio, il taglio al plasma non sfrutta una reazione chimica ma la creazione di un arco elettrico di plasma.
Il plasma, derivante da un arco elettrico trasportato da un gas, formato generalmente da una miscela di Ossigeno e Aria o Argon e Idrogeno – viene scaldato fino a temperature altissime e ionizzato da un elettrodo. Così si crea l’arco elettrico che fonde il metallo e taglia la lamiera.
Lo si può immaginare come un getto molto sottile ma denso e potente di aria calda che fonde e taglia un pezzo di burro.
Il taglio che si ottiene è veloce, economico, preciso e soprattutto ordinato e pulito, in quanto è il gas stesso che allontana il materiale di scarto.
Per gli acciai inox, ad esempio, il range di velocità può variare dai 5000 mm/min per i bassi spessori, ai 180 mm/min per gli spessori superiori a 50 mm.
Taglio al plasma tradizionale e taglio al plasma 3D ad alta definizione: le differenze
Con il taglio al plasma si possono lavorare lamiere metalliche in acciaio al carbonio, acciaio inox e alluminio spesse fino a 5mm, spesso si tratta di lavorazioni relative ai trasporti o ai condizionamenti ambientali.
Si possono lavorare anche lamiere di spessore maggiore (che vanno dai 5 ai 100 mm), molto comuni nei settori della movimentazione della terra e dell’industria navale.
Con il taglio al plasma tradizionale si ottengono lavori molto efficienti e rapidi oltre che economici. Il taglio plasma tradizionale automatizzato viene spesso ancora utilizzato nel taglio contornato di tubature e corpi cilindrici, smaterozzatura, esecuzione di tagli inclinati e di scanalature a profondità controllata.
Con l’HDP – High Definition Plasma, ovvero taglio al plasma ad alta definizione finalmente si unisce l’efficienza e la rapidità alla qualità: i contorni diventano netti con bordi privi di sbavature e la zona termicamente alterata si riduce rendendo inutile una seconda lavorazione dei bordi.
Questo è dovuto al miglioramento non indifferente della tecnologia preesistente, che ha avuto come conseguenza diretta la sostituzione del taglio al plasma tradizionale nelle lavorazioni con spessori minori con l’HDP.

Quando scegliere il taglio al plasma 3D
Ogni lastra di acciaio ha la tipologia di taglio con cui meglio si sposa.
Il taglio al plasma 3D Bevel per esempio è tipicamente utilizzato quando al solo taglio sagomato si vuole avere anche una preparazione di smussatura per la successiva saldatura. Con le nuove macchine Bevel 3D si possono quindi ricavare sui profili delle piastre e dei sagomati tagliati , smussi a “X” a “K” a “V” e a “Y” che consente all’utilizzatore di evitare importanti costi di lavorazione meccanica e di nuovi piazzamenti sulle macchine utensili, facilitando quindi dopo il montaggio in carpenteria la successiva saldatura in penetrazione o dopo una lavorazione di calandratura la saldatura dei due lembi della virola a pieno spessore.
Il taglio al plasma 3D Bevel è specifico per l’acciaio inossidabile, capace di produrre un taglio rapido, pulito e preciso.
Esistono molti altri tipi di acciai perfetti per il taglio al plasma 3D. Tra questi troviamo:
- Acciaio S235, S275, S355, S690 e C45
- Acciaio Corten, Aldur e Alform
- Acciaio antiusura Hardox
- Acciai da caldareria P265, P275, P355, P460, A516, GR60-70
- Acciai strutturali ad alta resistenza
- Acciaio Nicrofer
- Acciaio inox
E anche
- Alluminio
L’ossitaglio invece risulta più adatto per gli acciai al carbonio.
Storia del taglio al plasma
Il taglio al plasma è considerato tra le migliori lavorazioni nel suo campo fin dai primi utilizzi, negli anni ’80 in Italia.
È una pratica che nasce da una tecnologia già impiegata nella saldatura a getto di plasma, realizzata tramite un sistema in cui un getto ad alto contenuto energetico viene usato sia per lavorare sulle superfici che per vere e proprie saldature.
Nel 1955, Robert Gage, della Union Carbide, dopo lunghe ricerche e il brevetto della tecnologia, introduce un ugello che costringe il plasma rovente all’interno di una forma ben specifica. Il risultato ottenuto è un getto molto più fine, stabile e rigido e di conseguenza con una potenza specifica abbastanza alta da tagliare i metalli con precisione.
Taglio al plasma HD: Tecnos lamiere usa 3D Bevel
Noi di Tecnos lamiere utilizziamo solo il taglio plasma 3D Bevel, una nuova tecnologia che permette di ottenere risultati di altissima qualità, migliorando inoltre le prestazioni in termini di velocità e sicurezza, scongiurando problematiche come i cortocircuiti che accadevano con l’utilizzo di sistemi abbastanza rischiosi come i circuiti a elevata frequenza per il taglio di precisione dei metalli.
Disponiamo di due portali plasma Bevel con piano di lavoro 3750 mm x 28000 mm che hanno torce al plasma a rotazione tridimensionale e hanno la possibilità di creare smussi e cianfrinature su qualsiasi materiale e spessore.
Con questi macchinari innovativi è possibile anche ottenere tagli inclinati e lavorare su superfici complesse.